A bordo dell’AC75 “Luna Rossa”

Un concentrato di tecnologia condotto da 11 uomini

Photo credit: Carlo Borlenghi courtesy Luna Rossa


L’AC75 è un mezzo estremamente complesso. Una barca a vela di 6,5 tonnellate che raggiunge i 50 nodi di velocità, sollevata dall’acqua e appoggiata solo ad un elemento di pochi metri quadri immerso in acqua, il foil, sembra un miracolo della fisica.
Per arrivare a questo concentrato di tecnologia ci sono voluti tre anni di sviluppo, sperimentazione e lavoro. Sotto la coperta di Luna Rossa si nasconde un complesso sistema di elettrovalvole e pompe idrauliche, che serve per sollevare gli arm, ruotare l’albero e regolare le vele.
L’energia utilizzata per la conduzione della barca viene prodotta da 8 grinder, 4 per ogni lato. Ma il loro ruolo non si limita solo a questo, ognuno ha dei precisi compiti nella conduzione della barca, contribuendo nelle manovre e nelle regolazioni dei sistemi.

Due grinder, uno mure a sinistra e l’altro a dritta, sono dedicati principalmente alle manovre delle vele di prua, non solo mollano e cazzano le scotte, ma sono coinvolti anche su moltissime regolazioni di fino.
Ognuno di loro rimane sul lato assegnato, senza passare da una parte all’altra come nelle barche tradizionali. L’unico che cambia posizione durante la navigazione è Pietro Sibello, il randista, quello più a poppa di tutti, che grazie alla sua mobilità a bordo riesce a controllare anche l’intero campo di regata e la posizione degli avversari, fornendo ai due timonieri le informazioni per le scelte tattiche finali.
Luna Rossa è l’unico AC75 che ha optato per la configurazione con due timonieri: Jimmy Spithill sul lato destro e Francesco Bruni su quello sinistro, che si alternano anche nel ruolo di flight controller, ossia regolano il sistema di controllo dei foil.
Coordinare 11 persone che devono condurre un mezzo del genere e devono scambiarsi informazioni a 50 nodi, non è semplice. Per questo a bordo viene utilizzato un sofisticato sistema di comunicazioni, con microfoni e auricolari, a più linee.

Gli sforzi a cui sono sottoposti gli uomini a bordo sono impressionanti; durante le manovre l’accelerazione laterale arriva fino a 1.5 G su un mezzo di oltre 11 tonnellate (inclusi circa 1000 kg del peso dell’equipaggio). Per questo spesso tra una regata e l’altra alcuni membri dell’equipaggio si danno il cambio, soprattutto quelli che hanno i ruoli più impegnativi dal punto di vista fisico.
Finora le regate sugli AC75 hanno dato grande spettacolo. Certamente questa finale di PRADA Cup non sarà da meno.

Fonte: www.lunarossachallenge.com