Marta è d’Oro!

Sapevamo che Marta aveva tutte le carte in regola per essere protagonista di queste Olimpiadi di Parigi 2024 e non nascondevamo che potesse ambire a una posizione sul podio, ma quello che ha fatto nella Medal Race è andato ben oltre e ci ha fatto taccare il cielo con un dito!

Testo: Ovidio Ferrari
Foto: courtesy World Sailing


Faccio sempre tanti buoni propositi, ma tutte le volte “tra il dire e il fare… c’è di mezzo il mare!”
E fra i tanti buoni propositi c’era anche quello di seguire al meglio le gesta dei nostri ragazzi del foil alle Olimpiadi. Non potendo andare in trasferta a Marsiglia, mi sono fatto un bell’abbonamento a Discovery+ per poter seguire tutte le discipline in diretta.

Peccato che poi, come al solito, le bizze del maestrale e del mio destino abbiano fatto sì che io non sia riuscito a vedere praticamente niente in diretta, eccezion fatta per una mezza prova di long distance dell’iQFoil femminile, ben giocata dalla Maggetti, ma poi annullata per calo repentino del vento.

Il nostro strepitoso Nicolò Renna non sono mai riuscito a vederlo in acqua in diretta. Sono però riuscito a restare aggiornato sui piazzamenti dei nostri azzurri quel tanto per sapere che entrambi i nostri atleti sono sempre stati fra i protagonisti nella loro disciplina, l’iQFoil, e che sono riusciti a qualificarsi entrambi per la Medal Race, ovvero lo spareggio finale, in cui i primi classificati rimettono in gioco la vittoria finale in una contesa a eliminazione con gli altri nove atleti che si sono piazzati nella Top 10 della classifica.

Paris 2024 Olympic Sailing in Marseille, France on 3 August, 2024. (Photo by World Sailing / Jean-Louis Carli)

E proprio quando pensavo di aver perso completamente traccia di quello che stavano combinando i nostri, visto che il giorno previsto per la medal race era saltato per inconsistenza del vento, il giorno seguente mentre si stava preparando il pranzo a casa di mia suocera, ho sentito la voce di Alessandra Sensini che proveniva da una TV accesa nella stanza di fianco a quella dove mi trovavo io. Incredibile, ma vero, era appena partita la procedura di partenza della finalissima con in palio l’oro dell’iQFoil Femminile fra l’inglese Emma Wilson, l’israeliana Sharon Kantor e la nostra italiana Marta Maggetti. La partenza di Marta è subito molto buona, in linea con le altre, ma sopravento a tutte. Peccato però che già dal primo bordo appare evidente che le avversarie riescono a sviluppare più velocità e le cose non sembrano mettersi granché bene per Marta, che vira alla boa di bolina in terza posizione e non riesce a recuperare un metro nei bordi di poppa, anzi. Quando stramba per lanciarsi verso il secondo (e ultimo) bordo di bolina, appare incerta e perde altra acqua. 


Sembra quasi di assistere alla “Cronaca di un Bronzo annunciato”, che comunque è pur sempre una signora medaglia olimpica, e ci mancherebbe! 

Poi, quando meno te l’aspetti, vedi che la velocissima Wilson s’invola verso la linea gialla che rappresenta la Lay Line, ovvero la miglior linea teorica per raggiungere la boa di bolina facendo il bordo più breve e quindi più veloce, ma che ovviamente vediamo solo noi che siamo in salotto davanti alla tele che ci fornisce un supporto grafico per farci capire meglio cosa stanno combinando quelle 3 in mezzo al mare! La Kantor la segue, mentre Marta capisce che è arrivato il momento di virare per andare a cercare maggior fortuna dall’altro lato del campo di gara. Quando la Kantor capisce che è Marta l’avversaria da andare a marcare per attaccare la boa di bolina, la nostra portacolori è già lanciata in acque libere verso quella che sembra essere una inaspettata svolta della finale. Quando anche la Wilson si accorge di essere andata ben oltre la lay-line (che ribadisco, vediamo solo noi davanti alla televisione) e che l’azione che conta si sta svolgendo dall’altra parte del campo di gara, è ormai decisamente troppo tardi, e l’inglese si trova a passare dal ruolo di lepre a quello di inseguitrice di due avversarie che ormai hanno accumulato troppo vantaggio. 

Paris 2024 Olympic Sailing in Marseille, France on 3 August, 2024. (Photo by World Sailing / Sander van der Borch)

A descriverla così, sembrerebbe quasi che io stia parlando di una partita a scacchi giocata con calma su un tavolino all’ombra di una palma. Peccato che mentre si viaggia a oltre 20 Nodi di velocità su un foil, in pochi secondi si percorrono decine di metri, e basta una piccola indecisione per creare un distacco incolmabile. Al contrario, basta un brillante azzardo per trasformare una situazione di svantaggio insanabile in uno strabiliante colpo di mano che porta la nostra Marta Maggetti a girare la seconda boa di bolina in prima posizione e a lanciarsi a capofitto in un ultimo bordo di poppa verso l’alloro olimpico e la gloria! 

Paris 2024 Olympic Sailing in Marseille, France on 3 August, 2024. (Photo by World Sailing / Sander van der Borch)

La Kantor è veloce e sembra riuscire a recuperare qualcosa nel bordeggio al lasco e gran lasco, ma Marta è inesorabile e non commette errori. La Wilson è completamente tagliata fuori dai giochi e già capisce che il suo oro che già si sentiva al collo, si è già trasformato in bronzo! All’arrivo per lei ci saranno le lacrime per la delusione di aver letteralmente dominato fino alla Medal Race, ma di aver toppato la regata decisiva!

Paris 2024 Olympic Sailing in Marseille, France on 3 August, 2024. (Photo by World Sailing / Lloyd Images)

Quando Marta gira la boa di poppa con un buon vantaggio sulla Kantor e si invola sicura verso l’ultimo bordo che la porta a passare la linea di arrivo davanti alla barca di giuria, ormai è evidente a tutti che, 24 anni dopo l’oro di Alessandra Sensini a Sydney è arrivata un’altra windsurfista italiana capace di salire sul gradino più alto del podio e mettersi al collo la medaglia d’oro olimpica. Brava Marta!

Paris 2024 Olympic Sailing in Marseille, France on 3 August, 2024. (Photo by World Sailing / Sander van der Borch)

Brava perché oltre ad essere davvero brava a danzare sulla tavola olimpica in equilibrio sul foil senza mai tentennare e perdere velocità, è stata capace di capire che era arrivato il momento di abbandonare l’inseguimento delle avversarie e provare qualcosa di diverso, che magari non l’avrebbe portata a niente se non a confermare il terzo posto già sicuro, ma che invece l’ha lanciata a conquistare un inaspettato quanto meritato ORO OLIMPICO!

Paris 2024 Olympic Sailing in Marseille, France on 3 August, 2024. (Photo by World Sailing / Lloyd Images)

Ma CHE SPETTACOLO! E ancora una volta il WINDSURF è d’ORO alle Olimpiadi, e ancora una volta è una ragazza a portarci l’ORO alle OLIMPIADI!

Bravissima Marta!

Grazie Marta!

Marta Maggetti, davvero una windsurfista d’oro!

Evviva il windsurf! Evviva il foil!


La nostra selezione fotografica completa la trovate qui: